In pieno centro di Piacenza, Calle S. Bernardo (angolo via Taverna), nella meravigliosa cornice del settecentesco Palazzo Scotti di Cadelbosco Marazzani si trova il ristorante La Vecchia Piacenza. Le sale con volte affrescate e l’illuminazione ottenuta con lampade montate su bracci di ferro battuto rendono l’ambiente intimo ed accogliente. Gli attuali gestori, Lorenzo Segalini e William Mazzocchi, conducono il ristorante dal 2014 con l’obiettivo dichiarato di “restituire il locale ai piacentini” trovando il giusto equilibrio tra la qualità dell’offerta eno-gastronomica ed il prezzo. In sala siamo accolti da Lorenzo Segalini che guiderà la nostra esperienza con cortesia e professionalità. Il menù propone sia piatti di terra che piatti di mare coerentemente al fatto che i proprietari gestiscono analogo ristorante in Sardegna – Baia di Santa Reparata – durante il periodo estivo.
Tra i piatti di terra troviamo quelli della tradizione piacentina: una buona selezione di salumi piacentini con la giardiniera nostrana, i pisarei e fasò e, fuori menù ma sempre presenti, i tortelli e gli anolini, piatti che trovano il gradimento dei commensali. Sono presenti anche piatti non tradizionali ma che solleticano ugualmente le papille gustative dei presenti come il crudo di manzetta con gelato alla senape tuorlo d’uovo e cipolla di Tropea croccante, il flan di radicchio tardivo con crema di camenbert e filetti di mandorle, tra gli antipasti. Tra i primi meritano una menzione i ravioli di zucca con ripieno di ragù di lepre in ristretto di porcini e le lasagnette con erbette, praga e tartufo nero. Buona anche l’offerta dei secondi che spaziano dall’oca al sidro, al filetto di maialino marinato alla soia, al controfiletto d’agnello in crosta di pane aromatico. Fuori menù viene proposta anche un’interessante costata di bue di Bettola con maionese di senape.
Tra le propose di mare assaggiamo, tra gli antipasti, la torretta di sarde con crumble di pane e pecorino romano, il polipo verace con vellutata di zucca e chips di pane al prezzemolo e, tra i primi, i gnocchetti ai 5 cereali con ricciola, zucchina, pinoli tostati e olive di Taggia. Piatti equilibrati e gradevoli. La sezione marina è completata da due secondi: tonno scottato con avocado, bloody mary e caramello di soia e ombrina arrosto con broccoli, acciughe e moscow mule.
Il tutto viene accompagnato dall’ottimo pane fatto in casa che può anche essere acquistato da asporto.
Chiudiamo il pasto con l’immancabile dolce deliziandoci il palato con l’extreme red e la cheesecake scomposta al passion fruit, ma avrebbero meritato la nostra attenzione anche il cremoso al caramello con pere alla cannella, nocciole tostate e mou, il latte in piedi al rabarbaro, liquirizia croccante e olio all’amarena e il tipico buslan con crema di moscato e gelato alle ciliege.
Il caffè, fatto con la moka, ci viene offerto.
La carta dei vini, abbastanza contenuta, presenta un buona selezione di vini piacentini, qualche bollicina ed alcuni vini francesi e viene completata da una buona offerta di vini da dessert al bicchiere.