Piatto principe della gastronomia di Piacenza, ha radici storiche nel fatto che la città è stata per secoli sede di numerose Caserme per cui in città erano sempre presenti un gran numero di cavalli e altri equini che quando cessavano il servizio militare venivano dati alla popolazione.
Picula ad caval
Tempo
2 ore e mezza
Porzione per
4 persone
Note
Servire con della polenta al forno
Una bella preparazione d’altri tempi, era versare la polenta in una zuppiera capace, scavare un buco al centro e versarvi la picula!
La picula va servita subito: a differenza di quanto accade con altri umidi non sopporta di essere riscaldata.
La carne di cavallo è oltremodo delicata ed in questa preparazione, essendo tritata, non ha affatto necessità di lunghe cotture, anzi.
Presentatore
I Malpensanti del Trieste
Provenienza
Nonna Luigina
Ingredienti
600 gr di carne di cavallo
una cipolla
due carote
olio
burro
pistà ad gras (lardo tritato con aglio e prezzemolo)
brodo
concentrato di pomodoro
Preparazione
Dopo aver tritato per bene la carne, fare appassire con l’olio, il burro e il lardo, la cipolla e le carote tritate.
Quando la cipolla incomincia a imbiondire aggiungere la polpa di cavallo tritata e lasciare cuocere a fuoco lento per circa 10 minuti affinché tutto leghi e si insaporisca.
Versate quindi due bicchieri di brodo in cui si sarà fatto sciogliere mezzo bicchiere di concentrato di pomodoro e proseguire la cottura a fuoco moderato per altri 15 minuti.
Di norma la piccola di cavallo viene consumata accompagnata con la polenta ma c’è una variante di stagione detta “Rustisana ad Cavall”.
Si procede come sopra ma bisogna aggiungere alle cipolle e alle carote due peperoni bianchi lunghi piacentini tagliati a pezzetti di 2 cm x 2 cm