In un clima di assoluta tranquillità, immerso tra i monti della Val Nure, nel paese di Mareto, si trova l’Albergo dei Cacciatori dove si può gustare l’autentica cucina di territorio a chilometri zero.
Il servizio è assolutamente premuroso. La gestione è squisitamente familiare: i fratelli Elena (in cucina) e Renzo (in sala) sono aiutati in sala dai figli Alessandro ed Eleonora.
Ottimo per i pranzi domenicali, idilliaco il sabato a pranzo, l’albergo dei Cacciatori si trova nei pressi di una delle zone più selvagge dell’Appennino piacentino: la Sella dei Generali, un passo brullo adibito a pascolo, vicino all’Angilon e alle zone umide del Perino. E’ una delle tappe del cammino della Via degli Abati.
In un pranzo di sabato abbiamo mangiato salumi piacentini e gnocco fritto con diverse altre torte salate (tra cui un’ottima torta di patate DeCo) e frittatine, quindi pisarei e fasò, cannelloni, tortelli con la coda e anolini in brodo, seguiti da cinghiale con la polenta e salsicce in umido (insaccate il giorno prima) con patate al forno. Come dolci torte secche e semifreddi. Caffè e amari della casa.
Abbiamo mangiato a crepapelle: l’Albergo dei Cacciatori di Mareto è uno di quei locali di cui la ristorazione piacentina ha bisogno.
E’ stato in diverse occasione sede della annuale cinghialata dei Grass.