L’osteria La Torre è uno di quei locali dispersi nella campagna piacentina che ti fanno pensare “che bello che sia piovuto proprio qui”.
A preferenza di chi scrive è d’inverno che il locale dà il meglio di se, con la sua rustica sala di vecchia abitazione contadina ben risistemata e il grande camino che crea una atmosfera speciale.
L’oste, simpatico e chiacchierone, aiuta a addentrarsi nel menù, che varia sempre con gusto e in modo interessante.
Oltre alla classica cucina piacentina, sempre ben declinata (ottimi anolini e gustosi i pisarei), è gradevole trovare qualche piatto un po’ diverso dal solito, magari a base di anatra, o perchè no le lumache, tanto tipiche quanto coraggiose a proporsi, piuttosto che un picio invece di un comune spaghetto.
Andando con ordine non si può non passare dal robusto antipasto misto, freddo (ottimi salumi e giardiniera particolarmente delicata) o caldo (crostone con lardo e torta di patate)… chi scrive ci tiene a ricordarvi che solo dall’unione di caldo e freddo si ottiene la corretta temperatura… a buon intenditor…
Come anticipato, oltre agli ottim pisarei e tradizionali anolini ci si può dedicare a una pappardella al cinghiale magari, perchè no, o passare ai secondi, con le buone carni grigliate o i piatti a lunga cottura della tradizione, come una buona picola di cavallo o una faraona ripiena.
Non me ne vorranno gli osti se non cito i dolci (sbrisolone, crostate, tiramisù…) ma all’atto della visita abbiamo prediletto come dessert… un bel piatto di formaggi! Sorpresa gradita di fine pasto per qualità e varietà, il piatto si componeva di sapori forti e ricercati, mai banali. Ne valeva veramente la pena.
La cantina è composta prevalentemente di etichette locali ma in buona scelta e anch’esse in rotazione.