Un avamposto, una ridotta, una trincea. La Trattoria Alpina di Cicogni, frazione di Pecorara, frazione di Alta Val Tidone (con le fusioni fra Comuni va così, si innescano queste spirali sintattiche) prima di essere trattoria è innanzi tutto un fortino, una sorta di trincea della buona cucina piacentina (quella rurale, con pochi fronzoli) che resiste in un territorio, l’alta collina, che sembra conoscere uno spopolamento irreversibile e un impoverimento di servizi e attività inarrestabile.
A rincuorare il cuore (e lo stomaco) c’è la consolazione che alcune sacche di resistenza “tengono botta” (come si dice da queste parti) ancora oggi come nel caso di questa attività che dopo mezzo secolo, anno più anno meno, continua a sfamare generazioni di fungaioli, cacciatori di cinghiali, boscaioli, motociclisti infangati da capo a piedi e gente del posto.
Fronzoli, come detto, non ce ne sono.
Il menù è presto detto. Dopo gli antipasti di affettati misti e verdure in agrodolce tra i primi è da segnalare il risotto con i funghi (eccezionale, la specialità della signora Marisa, cuoca e direttrice dei lavori) che riesce a rubare la scena agli intramontabili pisarei che a loro volta se la contendono con le tagliatelle con il sugo di cinghiale e – nella stagione fredda – ai ravioli in brodo e non moltissimo altro.
Di secondo arrosti misti, bollito misto, brasato, a volte polenta oppure sfizi vari ed eventuali come qualche portata a base di tartufi (qui è zona) che si possono concordare con adeguato anticipo con la signora Marisa. Rigorosamente per telefono, rigorosamente al numero fisso. Perché da queste parti, per quel discorso che si faceva prima sui pochi fronzoli, si vive e si resiste anche senza tutte quelle diavolerie di Internet e dei social media.
Quindi niente sito web. Non c’è. Non hanno la pagina Facebook, quindi nulla postano. Non hanno un profilo Twitter su cui twittare, non pubblicano foto su Instagram, non aggiornano stati su WhatsApp. Niente social, niente forum, niente richieste di amicizia, niente selfie.
Niente di niente. Solo una sana e robusta cucina e tutt’attorno boschi e monti.
Una pace…