Se cercate cucina tradizionale piacentina, la Trattoria Cervini è certamente il posto perfetto dove trovare le pietanze tipiche come si sono sempre mangiate in provincia.
L’antipasto non lascia possibilità di scelta: piatto di coppa, salame, pancetta e ciccioli pressati accompagnati da sottaceti casalinghi e frittatina di cipolla. Non chiedete prosciutto crudo, a Piacenza non si fa!
I primi sono quelli classici, ovvero ottimi tortelli con la coda, pisarei basotti ed anolini, ma anche contaminazioni dai confini della provincia: veramente eccezionali i testaroli ai funghi.
Porzioni generose ed abbondanti sulle prime portate, così come pure sui secondi: lumache alla piacentina, piccola di cavallo, coppa arrosto, stinco di maiale, guanciale, trippa alla piacentina, stracotto d’asinella non mancano mai nel menu e si possono gustare anche battuta di chianina e quaglie ripiene!
La tradizione segue nei dolci, dove però la cucina si scatena anche in accostamenti più arditi, come, merito degli innumerevoli corsi culinari di cui si trova traccia sui certificati appesi alle pareti della sala.
Non c’è una carta dei vini, ma è possibile scegliere tra i vini di quattro o cinque cantine della Val Trebbia e Val Tidone, con sicura soddisfazione a km zero.
Poco spazio ai dettagli, l’ambiente è rustico come deve essere una trattoria di campagna: nella sala d’ingresso, il bancone del bar con piano in acciaio troneggia circondato da tavoli in formica in una sala con perlinatura alle pareti.
Il servizio è rapido, l’ambiente è pulito, caldo e ospitale e frequentato da molte persone del posto, segno di qualità del cibo e di cordialità dei titolari, che gestiscono il locale in famiglia dal 1969.
A pranzo è disponibile il “menu operaio”, per chi vuole abbuffarsi a prezzo fisso.