Il ristorante è situato in mezzo alla tranquillità delle campagne della Bassa a pochi metri dalla famosa Villa di Giuseppe Verdi (che consiglio a tutti di visitare) a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, ancora in provincia di Piacenza ma al limite con il confine Parmense. Proprio in quanto terra di confine la cucina subisce le influenze della vicina tradizione parmigiana e di quella lombarda tanto da connotarne la specificità enogastronomica che ha contribuito alla formazione del percorso “Terre Verdiane”. Nel corso della nostra visita la carta del menù ci è stata annunciata a voce dall’oste e proprietario del locale che preferisce questa modalità a quella del classico menù per meglio trasmettere il significato dei singoli piatti.
L’antipasto propone grandi classici della “Bassa” tra cui oltre a coppa, salame e pancetta anche spalla cotta e culatello di Zibello.
Tra i primi segnaliamo i tortelli alla Verdi, fatti nella forma quadrata “parmense” con ripieno di erbette, spalla e tartufo bianco.
I secondi vedono sempre come protagonista il maiale cucinato in varie declinazioni dalla coppa arrosto allo stinco al cappello del prete omaggio ad una terra che ha fatto dell’allevamento del maiale una delle principali tipicità.
Tra i dolci troviamo una chicca che chi è arrivato fino qua non può perdere: uno Zabaione con gli Amaretti fatto secondo un’antica ricetta tramandata dall’Antica Trattoria Cantarelli di Samboseto, ristorante chiuso nel 1983 ma giunto, ai tempi, ad essere considerato uno dei migliori ristoranti del nord Italia con l’attribuzione delle 2 stelle Michelin.
La cantina propone soprattutto vini del territorio come Lambrusco e Fortana ma anche qualche etichetta extra territoriale.
La cucina si sposa appieno con l’ambiente rustico che richiama le atmosfere dei film di Guareschi e di Novecento di Bernardo Bertolucci. Il servizio che fa della lentezza una virtù è adatto per chi vuole trascorrere una domenica all’insegna del buon cibo e della tranquillità