Locale estremamente informale e di sostanza dove si può mangiare in compagnia sentendosi come a casa. Il locale esiste dai primi anni Settanta, e l’attuale gestione è continuativa dal 1989. Fabrizio è il deus ex machina del locale, coadiuvato da ottimi collaboratori sia in sala che in cucina. Il locale è in una zona di passaggio e altamente industrializzata, per cui lavora moltissimo con i pranzi di lavoro. Ma non bisogna farsi ingannare da questo: la cucina tradizionale è perfettamente curata, e non mancano le serate a tema come quella più famosa dei bolliti. Se volete ingannare l’attesa al bancone non chiedete un prosecco: è l’unico vino che Fabrizio non serve (chiedete a lui il perchè)!
L’antipasto con salumi e bortellina ci è piaciuto moltissimo. Ci è stata proposta anche una versione creativa di bortellina ripiena, che consiste in due bortelline sovrapposte farcite con gorgonzola fondente. Come primi abbiamo trovato davvero ottimi i pisarei, basotti e con pochissimo pomodoro. Sono disponibili anche tortelli con la coda e le chicche della nonna. Come secondi buona la coppa arrosto con la polenta. Su prenotazione si trovano anche la trippa, la piccola di cavallo, l’asinina e gli umidi. Buone le torte miste a fine pasto. I vini disponibili sono quello della casa e qualche bottiglia locale. Il servizio davvero affabile ed informale è un plus del Rio Verde.