L’Osteria di Ancarano è un luogo dove non sembra di stare fuori casa, ma in un clima talmente accogliente che sembra di far parte della famiglia, in un ambiente molto accogliente dove si possono gustare piatti semplici e della tradizione spendendo il giusto.
Prima di andare però preparatevi sulle ultime novità di Lorenzo Cherubini, e abituatevi a chiamarlo “il Jova”, perchè è l’idolo assoluto dell’oste Lorenzo, noto come “Banana”. Sul soprannome dell’oste almeno due correnti di pensiero, ma vi rimandiamo a testi più specifici.
Un consiglio: prenotate sempre! Il locale ha talmente successo che è pieno anche nei giorni infrasettimanali.
All’ingresso potreste essere accolti da un uomo sulla trentina con barba e occhiali, un po’ sull’introverso: quello è il Banana, un oste assolutamente atipico, ma che è riuscito in pochi anni ad esprimere un’osteria con un clima molto semplice ed accogliente, e con un menu perfetto per una tranquilla cena informale.
Quando vado non mi perdo la bortellina coi salumi (coppa, salame e prosciutto crudo) e un’abbondante fetta di gorgonzola, con il vino sfuso che non è un grand cru ma va bene per pasteggiare, ma se siete schizzinosi potete chiedere qualche bottiglia delle cantine della zona. Tra i primi si possono richiedere alcuni tra i classici piacentini (tortelli con la coda, anolini in brodo, gnocchi di patate). I secondi sono prevalentemente alla griglia, anche se in stagione si trova la selvaggina.
Le porzioni sono davvero abbondanti. C’è anche la pizza, niente male. Se si va in gruppo si può prenotare in anticipo un menu con pietanze anche fuori carta. Questo locale è la sede da molti anni della Bortellina di Natale, la cena con un’aura di magia con la quale i Grass si fanno gli auguri.
La sera d’estate il Banana organizza delle serate con i suonatori di fisarmonica tra i più in auge della provincia che fa esibile sul piccolo e storico palco che resite nel giardino e che, se vi piace il genere, sono commuoventi!